Il Sistema Universale di intavolatura si caratterizza per l'associazione dell'intavolatura e della notazione musicale classica (solfeggio).
Il principio dell'intavolatura consiste nel codificare il gesto che deve fare il musicista sullo strumento per ottenere un suono, laddove il solfeggio codifica il suono da ottenere.
La principale debolezza di tutte le intavolature è che sono dedicate ad un solo strumento.
Noi indicheremo quali tasti l'interprete dovrà utilizzare ed in quale senso dovrà manovrare il mantice, caratteristica essenziale della fisarmonica diatonica (organetto). Questa indicazione primaria è messa in testa al nostro sistema di
intavolatura: 'P' indica che dovete pousser (spingere) il mantice, ossia suonare in chiusura, mentre 'T' indica che dovete tirer (tirare) il mantice, ossia suonare in apertura.
Le cifre indicano quali bottoni andranno premuti: essi sono numerati dall'alto in basso (dal grave verso l'acuto) per ogni fila di bottoni: numeri semplici (1, 2, 3, ecc.) caratterizzano la fila esterna, per la seconda fila (interna) si utilizzano degli apici (') (1', 2', 3', etc.), e, nel caso di una terza fila, dei doppi apici (") (1", 2", 3", ecc.).
Riassumendo, le cifre che si trovano al di sopra della linea principale dell' intavolatura indicheranno i tasti che andranno premuti chiudendo il mantice, mentre le cifre che si trovano al di sotto della linea principale dell' intavolatura indicheranno i tasti che andranno premuti aprendo il mantice. (fig. 1).
Per ragioni di chiarezza, l'intavolatura non presenta che una linea orizzontale che separa la chiusura dall'apertura. La notazione per la mano sinistra si trova al di sotto dello spazio riservato alla scrittura delle note in apertura.
Per l'accompagnamento (i bassi), si indica direttamente la nota/accordo da suonare, in notazione anglosassone (fig. 2). Ciò rende la notazione più rapida (una sola lettera) e la compatibile; con i chitarristi (che possono leggere gli accordi in questa notazione) ed i fisarmonicisti cromatici (dipende dalle scuole...). Inoltre l'altro sistema di intavolatura esistente in Francia (il sistema a file) si è uniformato a tale notazione dei bassi.
Il ritmo si può annotare in due modi complementari: da un lato nell'intervallo che separa ogni nota dalle sue vicine (cosa estremamente difficile da fare via computer), dall'altro utilizzando la notazione musica standard.
Fisarmoniche diatoniche con differenti accordature (purchè sempre con un intervallo di quinta tra le file, ad esempio La-Re invece di Sol-Do) potranno suonare il brano nella nuova tonalità semplicemente seguendo la stessa intavolatura e la stessa diteggiatura.
In conclusione il sistema Universale è da molto tempo quello di gran lunga più utilizzato nel mondo (il primo libro ad utilizzarlo porta la data del 1930 !). É in effetti semplice, formidabilmente efficace, intuitivo e chiaro. Si sono catalogate più di 100 pubblicazioni che l'utilizzano... !
I fabbricanti di fisarmoniche diatoniche (organetti), ed anche i fabbricanti di voci, utilizzano tutti questo sistema !